sabato 1 dicembre 2012

REGALI PER LE FESTE AL CACOMELA

Il 16 dicembre 2012 terremo aperto lo spaccio da mattina a sera.
Il pomeriggio sarà con noi Aldina Gozzi, l'eco designer modenese, che ci insegnerà a preparare dei regali per le feste autoproducendoli con cartone riciclato.
Dalla mattina -ore 10-  in poi lo spaccio sarà aperto per acquistare da noi i regali che vi servono.
Vi mettiamo qualche foto...
Cestini fatti a mano da Giulia all'uncinetto con prodotti cosmetici, sapone, unguenti, balsamo per labbra
Berretti, calze, sciarpe, pantofole per bebé, cappelli fatti da Giulia e Luciana
Collane, bambole, spille e mollette all'uncinetto fatte da Laura
Ceste regalo con prodotti bio a km 0
Ceste regalo con prodottti del commercio equo e solidale, cooperativa Oltremare di Modena
Confezioni di didò naturale, pasta da modellare per bimbe e bimbi, fatta da Vanessa
Sapone artigianale decorativo di Agnese
Libri sull'ecologia, femminismo, parto, svezzamento e genitorialità
Rivista AAM Terra Nuova
Ceste fatte a mano da Emilio 
Incensi naturali




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lunedì 26 novembre 2012

FEMMINICIDIO 2012: ECCO I LORO NOMI, LE LORO ETA', I LORO ASSASSINI


E' impressionante vedere la successione implacabile delle date...giorno
dopo giorno, mese dopo mese !

Lenuta Lazar, 31 anni
2 gennaio 2012
Prostituta romena, accoltellata a Chiesuol del Fosso (Fe). Il killer ha
tentato il suicidio poi ha confessato.

Yuezhu Chen, 20 anni
3 gennaio 2012
Prostituta, strangolata a Milano da un egiziano, suo cliente abituale.

Antonella Riotino, 21 anni
6 gennaio 2012
È stata soffocata a Putignano (Ba) dal fidanzato 19enne geloso.

Antonia Azzolini, 66 anni
7 gennaio 2012
Uccisa dal marito in un hotel di Bari. L’uomo poi si è suicidato. Avevano
problemi economici.

Fabiola Speranza, 45 anni
9 gennaio 2012
Dopo l’ennesima lite, il marito le ha sparato fino a scaricare la pistola.
Era di Atripalda (Av).

Nunzia Rindinella, 78 anni Stefania Mighali, 39 anni Daniela, 8 anni
12 gennaio 2012
Pietro Fiorentino, 40 anni, non accettava la fine della storia con la
moglie Stefania, così ha ucciso tutti: la donna, sua figlia Daniela, sua
madre Nunzia e il cognato Hans, di 55 anni. L’uomo ha dato fuoco ai corpi
poi si è suicidato. È accaduto a Trapani.

Rosetta Trovato, 38 anni
14 gennaio 2012
È stata strangolata dal marito a Scicli, nel Ragusano. L’uomo, un
violento, la picchiava abitualmente.

Grazyna Tarkowska, 46 anni
14 gennaio 2012
Polacca, uccisa a Civitanova Marche (MC). A dicembre aveva subìto una
prima aggressione dal marito al quale, però, non era stato revocato il
porto d’armi.

Enzina Cappuccio, 34 anni
15 gennaio 2012
Madre di sei bambini, disabile, è stata uccisa a pugni dal marito a Marano
(Na). L’uomo si è difeso: “Ero ubriaco”.

Sharna Gafur, 18 anni
15 gennaio 2012
Bengalese, strangolata con una sciarpa a Monza dal fidanzato geloso.

Maura Carta, 58 anni
24 gennaio 2012
Picchiata a morte a Mandas (Ca) dal figlio, depresso per la morte del
fratello. Un anno prima lui era stato allontanato da casa.

Cristina Marian, 23 anni
27 gennaio 2012
Ballerina ungherese di night, è stata trovata col cranio fracassato e un
sacchetto in testa a Porto

Potenza Picena (MC).
Leda Corbelli, 65 anni
4 febbraio 2012
È morta a Novate Milanese (Mi) dopo due mesi di agonia: il 17 dicembre il
convivente le aveva dato fuoco.

Domenica Menna, 24 anni
4 febbraio 2012
Uccisa a Fognano (Pr) dall’ex fidanzato, una guardia giurata che non
accettava la fine della loro relazione.

Elda Tiberio, 93 anni
4 febbraio 2012
Picchiata a morte dal figlio 69enne a Lanciano (Ch). L’uomo ha problemi
psichici.

Loveth Eward, 22 anni
5 febbraio 2012
Prostituta nigeriana trovata morta tra la spazzatura non lontano dal
Tribunale di Palermo.

Ave Ferraguti, 72 anni
5 febbraio 2012
Parmense, soffriva di una malattia degenerativa. Il marito non la
sopportava più e l’ha strangolata.

Rosanna Siciliano, 37 anni
7 febbraio 2012
“Papà ha ucciso la mamma e si è suicidato” ha detto la figlia undicenne al
118. Vivevano a Palermo.

Immigrata africana, 25 anni
8 febbraio 2012
Trovata strangolata nella sua auto nei pressi della stazione di Napoli. Le
cronache non riportano neanche il suo nome.

Antonia Bianco, 43 anni
13 febbraio 2012
Uccisa per strada dall’ex compagno a San Giuliano Milanese con una
stilettata al cuore. “Mi ha picchiato ancora”, le sue ultime parole.

Nike Adekunle, 20 anni
15 febbraio 2012
Prostituta nigeriana, bruciata viva a Palermo. Si era ribellata ai suoi
aguzzini, voleva scappare a Roma col fidanzato.

Edyta Kozakiewicz, 39 anni
15 febbraio 2012
Polacca, picchiata e soffocata a Modena dal convivente italiano. Trovata
nuda in casa.

Tommasina Ugolotti, 77 anni
17 febbraio 2012
Uccisa a Latiano (Br) dal figlio. I carabinieri erano intervenuti più
volte in passato.

Wally Urbini, 88 anni
22 febbraio 2012
Uccisa per rapina a Cesena dalla vicina di casa marocchina.

Fernanda Frati, 70 anni
24 febbraio 2012
Accoltellata dal figlio con cui viveva a Maniago (Pn).

Elisabeth Sacchiano, 73 anni
24 febbraio 2012
Soffocata dal marito 79enne a Siracusa. “Era depressa”, ha detto l’uomo.

Qiaoli Hu, 39 anni
25 febbraio 2012
Cinese, accoltellata a Cavriana (Bs) da un ex dipendente che le aveva
chiesto soldi.

Brunella Cock, 30 anni
28 febbraio 2012
Trans trovata morta davanti al canile. Un uomo fermato mentre sotterra una
pistola.

Patrizia Klear, 31 anni
1 marzo 2012
Tedesca, sgozzata a Grottaminarda (Av). È stata trovata nel vialetto di
casa dei suoceri.

Gabriella Lanza, 49 anni
2 marzo 2012
Uccisa a Napoli dal marito, che poi si è sparato. All’origine del gesto,
motivi economici.

Gabriella Falzoni, 51 anni
4 marzo 2012
Il marito scopre un sms sul suo cellulare e la strangola. È accaduto a
Roverbella (Mn).

Francesca Alleruzzo, 45 anni Chiara Matalone, 19 anni
4 marzo 2012
Mario Albanese, un camionista originario del Barese, non accetta la fine
del matrimonio e uccide a Brescia l’ex moglie, la figlia di lei e il
fidanzato di quest’ultima.

Anna Cappilli, 81 anni
5 marzo 2012
Picchiata e soffocata a Torino dal vicino di casa, che secondo la donna
non pagava l’affitto.

Esmeralda Encalada, 49 anni
5 marzo 2012
Ecuadoregna, uccisa a Piacenza dall’ex fidanzato, un muratore siciliano,
che non accettava la fine della relazione.

Maria Diviccaro, 62 anni Maria Strafile, 65 anni
15 marzo 2012
Trovate morte soffocate in casa a Barletta. La seconda era la badante
della prima. L’omicidio sembra legato a questioni patrimoniali.

Rita Pullara, 64 anni
19 marzo 2012
Soffocata dal marito a Caselle (To) per motivi legati alla gestione
economica dei figli.

Concetta Milone, 77 anni
19 marzo 2012
Uccisa dal marito a Mesagne (Br), convinto che “fosse posseduta dal demonio”.

Annamaria Pinto, 50 anni
23 marzo 2012
Il marito, ex carabiniere, le ha sparato a Ladispoli (Rm). Ha detto che la
donna era ossessionata dal diavolo.

Hane Gjelaj, 46 anni
26 marzo 2012
Accoltellata per strada a Noale (Ve) dal marito disoccupato. Era lei a
mantenere la famiglia.

Carmela Iamundi, 52 anni
26 marzo 2012
“Non ce l’ho fatta a puntare l’arma verso di me, così ho ucciso lei”, ha
detto il marito. Successo a Prata Sannita (Ce).

Alfina Grande, 44 anni
28 marzo 2012
Precipitata dal balcone a Tori-no. Era tornata da poco con l’ex marito,
che in passato aveva denunciato per maltrattamenti.

Camilla Auciello, 35 anni
2 aprile 2012
Presa a martellate dall’ex compagno a Baricella (Bo). Lui non accettava la
fine della relazione.

Gianna Toni, 50 anni
12 aprile 2012
Colpita da due proiettili sparati dal compagno a Calenzano (Fi). L’uomo,
che ha ferito di striscio una delle figlie, ha tentato il suicidio.

Giacomina Zanchetta, 67 anni
19 aprile 2012
Uccisa dal marito a Vittorio Veneto (Tv). “Prima o poi mi ammazza, ho i
giorni contati”, aveva confidato alle amiche.

Tiziana Olivieri, 40 anni
20 aprile 2012
Il compagno, 26 anni, la strangola e dà fuoco alla casa. Poi è costretto a
confessare.

Rosa Genovese, 26 anni
27 aprile 2012
Uccisa a Villapiana (Cs) dalla madre che ammazza pure il marito e tenta il
suicidio.

Vanessa Scialfa, 20 anni
27 aprile 2012
Strangolata dal fidanzato che poi ha avvolto il corpo in un lenzuolo e lo
ha gettato da un cavalcavia nell’Ennese.

Antonietta Giarrusso, 65 anni
30 aprile 2012
Uccisa con 27 fendenti fuori dal suo negozio di parrucche a Palermo.

Pierina Baudino, 82 anni
30 aprile 2012
Strangolata a Cuneo dal marito 76enne. Lei lo accusava di averla tradita.

Matilde Passa, 63 anni
2 maggio 2012
Uccisa dal marito che poi si è tolto la vita. L’uomo soffriva di depressione.

Carmela Russi, 36 anni
5 maggio 2012
Fermato a Santeramo (Ba) e poi scarcerato lo zio. L’omicidio forse legato
all’eredità.

Rosa Amoroso, 80 anni
5 maggio 2012
Uccisa insieme col marito ad Aci S. Antonio (Ct) dal figlio che poi si è
suicidato.

Mariana Marku, 30 anni
6 maggio 2012
Albanese, lavorava in un night a Cese (Pg). Colpita alla testa forse da un
cliente.

Giovanna Sfoglietta, 82 anni
6 maggio 2012
Paralizzata da 8 anni. Uccisa nel sonno dal marito a Pegli (Ge). L’uomo si
è sparato.

Julissa Feliciano, 26 anni
6 maggio 2012
Dominicana, lo aveva denunciato sei volte per stalking : il suo ex
fidanzato l’ha accoltellata a Vicenza. Il 17 maggio il pm chiede di
sentirla per le denunce, ma lei è già morta.

Alessandra Cubeddo, 36 anni
7 maggio 2012
Uccisa a mani nude dal compagno, poliziotto in pensione a Villaricca (Na).

Donna dominicana, 31 anni
13 maggio 2012
Uccisa a coltellate ad Alessandria dal convivente venezuelano. I vicini
sentivano spesso le loro liti.

Maria Enza Anicito, 42 anni
17 maggio 2012
Si erano lasciati da poco. Lui l’ha uccisa per strada a Paternò (Ct) poi
si è sparato in chiesa.

Kaur Balwinde, 27 anni
28 maggio 2012
Indiana, incinta di tre mesi, uccisa dal marito a Piacenza e poi gettata
nel Po. “Vestiva troppo all’occidentale”.

Sabrina Blotti, 44 anni
31 maggio 2012
Uccisa a Cesena da un uomo con cui aveva avuto una breve storia e che poi
aveva denunciato per stalking. L’uomo si è poi barricato nel duomo di
Cervia e si è sparato.

Claudia Benca, 23 anni
1 giugno 2012
Sgozzata davanti al figlio di due anni dall’ex compagno. Lei lo aveva
lasciato da poco.

Rosina Lavrencic, 60 anni
7 giugno 2012
Avrebbero dovuto sposarsi quattro giorni dopo. Lui l’ha uccisa a
Staranzano (Go).

Marika Sjakste, 29 anni
11 giugno 2012
Modella lettone, sognava di fare la stilista in Italia. Aveva una
relazione con un ricco notaio milanese, che però aveva anche una famiglia.

Alena Tyutyunikova, 12 giugno 2012
Moldava, era la badante di un uomo di 71 anni che, invaghito di lei, l’ha
uccisa a Campegine, nel Reggiano. L’anziano ha sparato anche a quello che
credeva il compagno della donna.

Franca Lo Iacono, 61 anni
17 giugno 2012
Trovata sgozzata in auto a Desio, nel Milanese. Era consuocera di un
imprenditore ucciso il 14 novembre.

Erna Pirpamer, 32 anni
19 giugno 2012
Parrucchiera di Merano (Ve). Uccisa dall’ex compagno tunisino, che non
accettava di essere stato lasciato.

Jasvyr, 32 anni Jaspreet, 7 anni
19 giugno 2012
Madre e figlia, uccise a Solofra (Av) dal marito che poi si è suicidato.
Salva per miracolo un’altra figlia.

Raachida Lakhdimi, 37 anni
21 giugno 2012
Marocchina, soffocata e nascosta in un sacco dell’immondizia a Consandolo
(Fe). Il marito si è costituito in Francia.

Stefania Cancelliere, 39 anni
Legnano, 28 giugno 2012
Uccisa dall'ex marito, medico, che le ha fracassato il cranio con un
mattarello

Anna Gombia, 75 anni
Formica (Mo), 30 giugno 2012

Alessandra Sorrentino, 26 anni
Palma Campania (Na), 2 luglio 2012
uccisa dal marito

Antonina Nieli, 26 anni
San Donato Milanese (Mi), 2 luglio 2012
uccisa dall'ex convivente

Donna 80enne
Massa Carrara, 2 luglio 2012
uccisa dal figlio. La cronaca locale non ha riportato il suo nome.

Maria Anastasi, 39 anni
Trapani, 5 luglio 2012
Uccisa dal marito forse in combutta con l'amante che viveva ormai
stabilmente in casa.

Lyzbeth Zambrano, 30 anni
Trigolo (Cr), 11 luglio 2012
Donna ecuadoriana, uccisa dal convivente

Clara Comellini, 88 anni
Marzabotto (Bo), 12 luglio 2012
uccisa dal figlio

Mariangela Panarotto, 61 anni
San Mauro Torinese, 12 luglio
Uccisa dal figlio 32enne esasperato perché la madre lo sollecitava a
cercare un lavoro.

Francesca Scarano, 41 anni
Casamassima (Ba), 16 luglio 2012
Uccisa a colpi di pistola dal marito, guardia giurata che ha chiamato la
polizia: “Ho fatto un macello”. Poi si è sparato.

Samantha Comelli, 30 anni
Visco (Ud), 20 luglio 2012
Uccisa dall'ex cognato che la ossessionava perché “innamorato”. L'uomo si
è poi suicidato.

Sandra Lunardini, 47 anni
Milano Marittina (Ra), 24 luglio 2012
Parrucchiera, uccisa dall'ex compagno

Anna Iozzino, età imprecisata
Torre del Greco (Na), 30 luglio 2012
Direttrice delle Poste, uccisa da un dipendente scontento perché era stato
trasferito

Lisetta Bardini, 74 anni
Castello d'Annone (Asti), 9 agosto 2012
uccisa dal figlio

Iolanda di Natale, 73 anni
Gela (Cl), 23 agosto 2012
uccisa dal figlio adottivo

Loredana Vanoi, 60 anni
Sondrio, 24 agosto 2012
Uccisa dal compagno 65enne con il quale aveva una relazione da cinque anni.

Bruna Giannotti, 80 anni
Lucca, 26 agosto 2012
uccisa dal figlio

Mariola Hoxha, 32 anni
Fano, 2 settembre 2012
Donna albanese uccisa dal marito. La coppia aveva quattro figli.

Laila Mastari, 24 anni
Torino, 2 settembre 2012
marocchina, uccisa dal fidanzato

Sebastiana Corpora, 68 anni
Terranuova Bracciolini (Ar), 6 settembre 2012
Uccisa con un fucile dal marito che soffriva di depressione, e che poi si
è tolto la vita.

Pasquina di Mascio, 65 anni
Chivasso (To), 7 settembre 2012
Bidella in pensione uccisa a colpi di pistola dal marito ex cuoco,
depresso perché aveva perso il lavoro.

Svetla Fileva, 30 anni
Bolzano, 9 settembre
Prostituta bulgara uccisa da un cliente che si è presentato dalle forze
dell'ordine per denunciare un'aggressione e infine ha confessato: “È stato
uno scatto d'ira”

Maria Teresa Campora, 40 anni
Tagliacozzo (Aq), 9 settembre
Proprietaria di un negozio di alimentari, trovata morta in mezzo alla
campagna. Non è ancora chiaro chi l'abbia uccisa

Alessia Francesca Simonetta, 25 anni
Milano, 15 settembre 2012
Accoltellata a morte dal compagno dopo una furiosa lite. L'uomo si è poi
buttato dal settimo piano. La coppia aveva un figlio di un anno.

Carmela Popolato, 79 anni
Amantea (Cz), 24 settembre 2012
uccisa dal figlio

Erica Ferrazza, 29 anni
Padova, 7 ottobre 2012
uccisa dal compagno

Donna nigeriana, 30 anni
Roma, 10 ottobre 2012

Vincenzina Scorzo, 56 anni
Collegno (To), 11 ottobre 2012
Il marito, impiegato amministrativo, l'ha accoltellata davanti al figlio
sedicenne perché “non mi lasciava parlare durante la lite”.

Carmela Petrucci, 17 anni
Palermo, 17 ottobre 2012
Accoltellata a morte dall'ex fidanzato della sorella

Cindy Vanessa Candela Arroyo, 25 anni
Agrigento, 18 ottobre
Non è ancora chiaro chi l'abbia uccisa

Antonietta Paparo, 36 anni
San Sebastiano al Vesuvio (Na), 11 novembre 2012
Il marito ha simulato una aggressione da parte di ignoti, poi ha
confessato di essere l'assassino.

La lista è aggiornata al 17 novembre.
Fonti: Casa delle donne di Bologna, Casa internazionale delle donne di Roma
Vi preannunciamo da ora che il 16 dicembre avremo con noi l’eco designer Aldina Gozzi di  Modena.
Sarà una ottima occasione per studiare e realizzare insieme a lei dei prototipi di regali natalizi!
Spesso ci si chiede: cosa posso regalare questo natale senza spendere troppo, producendo qualcosa da me?
Ecco, l’occasione giusta sarà il 16 con Aldina, se volete scoprire chi è, visitate il suo sito: www.aldinaprogetti.it

Vi anticipiamo anche che il 16 dicembre la nostra sede sarà aperta per chi volesse acquistare prodotti bio locali, artigianato locale per fare ceste e regali. Ci saranno dido’ (pasta da modellare) naturale per bimbe e bimbi, sapone artigianale, borse, portamonete e portachiavi in cuoio, bambole, collane e mollette all’uncinetto, calze, sciarpe e cuffie/cappelli di lana, libri su ecologia, medicine naturali, allattamento e genitorialità e altre idee per fare dei regali etici, utili e fatti a mano da soci e socie del luogo.



venerdì 26 ottobre 2012

SI CUCINA: i prossimi due corsi




ESSERI UMANI, UMANITA', PERSONE...


Se diciamo ESSERE UMANO, PERSONE  invece di Uomo per indicare l'umanità, tutte le donne si sentiranno INCLUSE.
Ed è bello sentirsi incluse.

Sul cartello c'è scritto: smettere di usare la parola Uomo come sinonimo di Essere umano.




UNA SCUOLA SENZA GENERE


Una degli aspetti che in una scuola democratica autogestita si possono cambiare. Da subito. Senza permessi, senza approvazioni dall'alto. 
La nostra amica giornalista e scrittrice Monica Lanfranco scrive il 30 settembre 2012 su Il fatto quotidiano:

Per molte persone si tratta di questioni marginali e di lana caprina, e si sa che in Italia se le donne sollevano problemi di questo tipo si sentono dire così. Ma credo che valga la pena di rischiare, visto che la lettera aperta Che genere di concorso? scritta dal Laboratorio di studi femministi Anna Rita Simeone dell’Università di Roma La Sapienza solleva un problema vero:come si fa a cambiare la società in senso non sessista se le competenze di chi va a insegnare non prevedono la conoscenza (minima) del percorso storico, culturale, sociale e politico di metà della popolazione?
La lettera aperta, indirizzata al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e alla ministra Elsa Fornero è scritta da un gruppo di studiose specializzate negli studi umanistici, la maggior parte docenti nella scuola e nell’università, a grande maggioranza precarie, che hanno partecipato alla selezione per il personale scolastico che si è tenuta a fine settembre.
Ecco cosa dice:  “Alcune di noi vivono e insegnano all’estero, molte altre vi hanno trascorso importanti periodi di formazione professionale. Siamo perciò abituate a confrontarci con i continui cambiamenti che interessano le nostre discipline, sia per la scelta delle metodologie di analisi sia per l’individuazione degli oggetti di indagine. Siamo, in altre parole, cittadine europee pienamente immerse nel nostro tempo, interessate a partecipare attivamente alla definizione del modo di essere nel mondo delle generazioni presenti e future.La nostra decisione di scriverle questa lettera è derivata non solamente dall’esigenza di manifestare un profondo disaccordo sul piano intellettuale e scientifico, ma anche dal disagio e dal disappunto da noi avvertiti in qualità di cittadine, in seguito alla lettura delle indicazioni sulle prove d’esame e i relativi programmi contenute nell’allegato 3 del bando di indizione del concorso. Il bando di un concorso pubblico non si limita solo a indicare procedure e scadenze. Nel momento in cui fissa i criteri di valutazione, include o esclude, delinea anche un modello e un’immagine di quello che sta cercando. Allo Stato servono insegnanti che guidino il percorso di formazione dei giovani cittadini e delle giovani cittadine. Ma che caratteristiche devono avere? Il nuovo insegnante e la nuova insegnante devono innanzitutto avere un sicuro dominio delle materie di insegnamento, conoscere i presupposti epistemologici delle singole discipline e conoscere le lingue straniere; devono saper usare internet e dominare gli strumenti informatici. 
Appare chiaro che chi ha stilato il bando avesse in mente un’immagine di insegnante moderno/a, al passo con i tempi e pronto/a a costruire un percorso che porti la scuola italiana in Europa. Questo lodevole intento, però, si scontra miseramente con l’arretratezza dei programmi ministeriali e delle indicazioni che solo due anni fa sono state fornite dal ministero per le singole discipline. E il centro di tale arretratezza sta nella sistematica e persistente ignoranza di tutto ciò che nell’ambito dell’insegnamento riguarda il genere. Basta scorrere gli elenchi di autori che il candidato dovrebbe innanzitutto conoscere: tra i filosofi, nemmeno una donna; tra gli scrittori, una sola, Elsa Morante; nel programma di storia non c’è alcun accenno alla storia delle donne a alle questioni di genere; tra i fatti notevoli del Novecento non è menzionato il femminismo. Quando si parla di educazione linguistica non c’è nessun riferimento al linguaggio sessuato. Quando si parla di geografia, non c’è nessun accenno al genere come categoria di indagine. Quando nel programma di letteratura italiana si richiede di conoscere i principali orientamenti critici, l’elenco esemplificativo comprende i nomi di E. Auerbach (1892-1957), L. (sic!!) Contini (1912-1990), C. Segre (1928-), B. Croce (1866-1952). E basta. Ancora, niente donne, ancora nessun riferimento ai gender studies come prospettiva critica di rilievo. Le istituzioni hanno di nuovo preso la parola su un modello di scuola, di apprendimento e di insegnamento”.
La lettera continua in modo garbato, facendo domande sensate, tra cui una, importantissima: in che modo formare giovani cittadine forti e consapevoli, quando tutto il mondo a scuola non parla di loro, non parla a loro?
E pensare che la linguista femminista Alma Sabatini nel 1987 scriveva Le Raccomandazioni per un uso non sessista della Lingua italiana, che per la prima volta mettevano a fuoco i nessi tra cultura patriarcale, linguaggio, discriminazioni, piena cittadinanza delle donne. Quanti anni ancora ci vorranno perché a scuola se ne tenga conto?

sabato 20 ottobre 2012

SPACCIO E PUNTO VENDITA APERTO DOMENICA 21 OTTOBRE

Ci saremo anche domani: sicuro la mattina, probabilmente chiuderemo nella seconda parte del pomeriggio.
Abbiamo farina di castagne e castagne!

mercoledì 17 ottobre 2012

CORSO DI TESSITURA





 Siamo matte a tirare fuori i telai?
Anacronistico? Perdita di tempo, esagerazione? Beh, al di là del fatto che tessere, soprattutto insieme, può essere gratificante e divertente, pensiamo che nel momento storico in cui siamo non sia poi così assurdo recuperare certe capacità, mettersi a fare delle cose che ci servono, come sciarpe di lana, foulards di cotone e canapa, tovagliette, tende, coperte e altro... In fondo si spende meno, si sa che materiale si usa, non si finanziano mutinazionali dell'abbigliamento che delocalizzano lavoro, e soprattutto quello che produciamo è solo nostro e unico, perché fatto da noi come lo vogliamo noi, e non lo si vedrà addosso a nessuno. Per noi questo è valore.






sabato 13 ottobre 2012

DOMENICA 14 OTTOBRE spaccio aperto: primi marroni

Domani domenica 14 ottobre terremo aperto lo spaccio e punto ristoro dalle 10 fino al tramonto.
Avremo tigelle farcite vegetariane e non, vino Casa Guidi e birra artigianale White Dog.
Magari facciamo anche il vin brulé...
I nostri amici del podere I pratesi ci hanno consegnato da vendere i loro primi marroni e la farina di castagne (che è quella dell'anno scorso, per la nuova si aspetta a fine novembre..)
Se volete potete fermarvi a salutarci e poi continuare per Zocca, dove inizia la prima sagra della castagna. Occhio a scegliere quelle locali però, e per ora non ce ne sono molte..




lunedì 8 ottobre 2012

FACCIAMO IL SAPONE- DOMENICA 14 OTTOBRE 2012

Saponette alla lavanda avena e mandorle, alla calendula, al limone e al timo




Saponi in vendita allo spaccio cacomela: deodoranti al caffé

CORSO DI UNCINETTO


Sabato 13 ottobre 2012
Laura, che crea bambole, collane, spille e mollette all'uncinetto (e vende anche al nostro spaccio), terrà un corso al pomeriggio per fare le cose che fa lei all'uncinetto. Soprattutto collane, spille, decorazioni...
Il corso parte perché c'è un gruppo di donne che lo hanno richiesto, se volete aggregarvi fatevi avanti!
ilcacomela@gmail.com
Laura 059 795573


COME E' ANDATA LA FESTA DI DOMENICA 30/9??



Ce lo stanno chiedendo in parecchi: BENISSIMO!
Era una giornata meteorologicamente pessima; nuvole basse e grigie, freddo, umido, non si vedeva a un palmo dal naso...
Ci siamo svegliate pensando: sarà un disastro....
Invece no. E quindi è stato anche meglio che in una giornata di sole, perché col sole sono capaci tutti di fare una festa, ma con una gio
rnata così la gente è venuta APPOSTA per supportarci, per darci coraggio, per dare un contributo, per dire che il cacomela interessa, che è bello e che serve.
E allora è bellissimo, e vi ringraziamo tanto di essere venuti/e.
Grazie e tutte e a tutti per essere passati, per avere mangiato da noi, per essere venuti per gli spettacoli.
Ringraziamo Vincenzo Di Maio per i burattini del mattino e per l'emozionante monologo del pomeriggio.
Un grazie a Nicoletta MerighiVanessa UlrichGiulia Herz e Laura Giafaglione per la preparazione del buffet e aVeronica Benuzzi che ha anche portato una torta.
Grazie agli amici e amiche della montagna, quelli del Gas di Modena, al Il Cerchio Sacro del Dono che ha raccolto soldi a distanza per noi, e a quelli /e della pianura che si sono fatti della strada per arrivare fin su.
E infine grazie davvero per i contributi che ci avete lasciato: tra pranzo, tessere e cassetta delle offerte, aggiunti al fondo che avevamo prima, riusciremo sicuramente a pagare l'affitto di 1000 euro e metterci in regola con la Regione.
Non abbiamo però nemmeno una foto della giornata, se ne avete mandatele pure.
Alla prossima!

Un commento di una visitatrice del cacomela



  • Pubblichiamo un commento di Elena, una donna che è venuta a trovarci in occasione della festa del 30 settembre e che ci ha lasciato questo commento, che abbiamo apprezzato molto in quanto ha colto esattamente lo spirito che ci caratterizza e che vorremmo che trasparisse da quello che facciamo.
    Grazie Elena, speriamo di rivederci presto!


    Era la mia prima volta alla Casa delle Cacomele, da tanto desideravo salire e conoscere questa realtá
    20 ore fa tramite cellulare · Non mi piace più · 3
  • Elena Busani Ho trovato un clima molto familiare, accogliente, del cibo buonissimo. Sono diventata anch'io una fan delle mitiche patate di Agnese ... Ho goduto della compagnia di vecchie amiche... La cosa peró che mi é piaciuta di più e che non mi aspettavo, é che c'erano tante famiglie, tanti padri. Un luogo pertanto che si interroga sul femminile, che propone nuovi stili di vita, che sperimenta nuovi modelli educativi, e perché no, anche relazionali, ma fortunatamente aperto a tutte a tutti, non settario. Ho fatto subito la tessera, non so quanto frequenteró, il luogo, bellissimo, é un po'distante dal mio quotidiano, anche se volendo potrei fare un po'di volontariato, comunque mi sembra una realtá interessante, fatta da donne tenaci, e papá divertenti che é giusto sostenere, un piccolo gioiello!

venerdì 28 settembre 2012

NOI FESTEGGIAMO LO STESSO!


Il meteo per domenica prossima è migliorato, non sarà forse una super giornata ma abbiamo deciso di fare lo stesso la nostra festa. Gli spettacoli si possono fare dentro e ci organizzeremo per il buffet tra primo piano e dei gazebo all'esterno. Abbiamo voglia di fare la festa e non possiamo rimandarla, per cui: se dovesse piovere, tra stare in casa e venire al cacomela, scegliete il cacomela! 
Per info: ilcacomela@gmail.com  3206345096




giovedì 27 settembre 2012

MIA NONNA AVEVA FUTURO


Monologo teatrale di e con Vincenzo Di Maio
ore 15 presso la nostra sede, domenica 30 settembre

Questo spettacolo racconta la storia  di un episodio di vita e lavoro 
avvenuto a Camerano (AN) a partire dal 1919, quando centinaia di 
donne rimaste senza lavoro a causa della crisi post-bellica costituirono, 
con l'aiuto dei socialisti e del prete, due cooperative manifatturiere di 
busti e berretti. 
La storia è raccontata da un personaggio di oggi, il nipote di una storica 
operaia della cooperativa, precario, con un futuro dal fiato corto, che si 
confronta con la storia delle lavoratrici delle cooperative di busti e 
berretti, le quali nonostante le guerre e la vergogna del fascismo 
riuscirono a creare un lavoro rispettoso dei lavoratori, del territorio e del 
loro futuro. 
Questo spettacolo è dedicato a chi ha donato la vita perché il lavoro non 
fosse solo pane ma anche diritti e dignità, a chi oggi 
si vede negare diritti e tutele nel proprio lavoro. 

lunedì 24 settembre 2012

SPETTACOLO DI BURATTINI DI DOMENICA 30/09/12


CARRUBO E IL FIUME GIALLO
Spettacolo di Burattini sull’ambiente e le energie rinnovabili


Carrubo vive in una palafitta sul fiume Giallo in Cina. E’ amico di tutti gli abitanti del fiume: calabroni, rane, pesci, sirene e uccelli…E’ un burattino felice ma una mattina al suo risveglio scopre che il fiume è avvelenato dagli scarichi di una centrale elettrica. Carrubo lascia la sua palafitta incamminandosi verso la centrale per tentare di risolvere il problema ….
Realizzato con tecniche artigianali del teatro di figura, lo spettacolo sviluppa momenti di discussione e interazione con i piccoli spettatori, mirando a sviluppare la loro sensibilizzazione attraverso il linguaggio del teatro e del gioco, stimolando la proposizione di soluzioni reali e fantastiche per un uso consapevole delle risorse energetiche e a riflettere insieme sui pericoli legati all’inquinamento del Pianeta.

Rivolto a bambini dai 3-10 anni
Durata: 35-45 minuti

A cura di Teatrino Pellidò



ECCO LA SCUOLA CHE ABBIAMO VISITATO IN LUGLIO


In visita alla libera scuola democratica Kapriole


Sono le otto di un lunedì, quando entro allafreie demokratische Schule (libera scuola democratica) Kapriole. Mi appare subito particolarmente colorata e movimentata. È luglio, sono tutti scalzi per non sporcare la scuola con le scarpe e per sentirsi più liberi, nessuno si cura di me. Arrivo a quella che sembra l’aula insegnanti e mi presento: «Sono qui per una visita di due settimane perchè voglio conoscere cosa è e come funziona in pratica una scuola democratica. Il mio sogno è quello di fondarne una in Italia». Poco dopo arriva la persona che sarebbe stata il mio riferimento ed inizia a raccontare…
Bisogna già andare nella Grossraum (aula magna), che funge anche da palestra, per laVersammlung (assemblea) del lunedì. Le prime ore del lunedì infatti, sono dedicate alle comunicazioni. Ognuno può e deve comunicare combiamenti, progetti e tutto ciò che è di interesse comune. Insegnanti e ragazzi siedono insieme, i ragazzi più grandi fanno da moderatori, tutto scorre liscio anche se qualcuno dei più piccoli a volte fa rumore.
150 sono gli iscritti alla Kapriole; si inizia a 6 anni e si conclude tra i 16 e i 18 a seconda del diploma che si vuole ottenere (maturità professionale, tecnica o liceale). La sede è Friburgo, città verde per eccellenza molto attenta ai bambini, con il più alto numero di scuole Waldorf, Montessori e alternative della Germania. Nacque circa venti anni fa dalla forza di Eva, una madre che voleva una scuola diversa per i suoi figli. Le difficoltà sono state tante anche in parte dovute alla legislazione scolastica tedesca, ma con tenacia e perseveranza ora la scuola c’è e funziona.
Ora che lo Stato l’ha autorizzata parte del finanziamento della scuola dipende dai genitori e parte dallo Stato. Per la precisione gli insegnanti vengono pagati dallo Stato e il resto viene pagato dai genitori attraverso una retta mensile.
Finita l’assemblea è tempo per ognuno di tornare alle proprie occupazioni.
Qui non esiste un orario definito di materie e corsi, ma ci sono le Angebot, ovvero delle offerte, alcune con cadenza settimanale, altre no.
C’è una lavagna sulla quale vengono appese giorno per giorno le offerte divise in tre blocchi di un’ora e mezza ciascuno. I bambini che si presentano alle offerte hanno a disposizione un insegnante che li segue. Possono avere diverse età, infatti sono loro a decidere se e cosa seguire.
Se non vanno in classe hanno altre possibilità di impiegare il loro tempo: possono uscire nel parco fuori la scuola, rimanendo dentro a dei confini tracciati sulla cartina e decisi all’assemblea del giovedì di cui presto dirò, possono giocare nei corridoi o nei loro Nest (nidi), delle aule in cui si ritrovano ragazzi della stessa fascia d’età per stare tranquilli tra loro, o ancora leggere sdraiati su un divano o ascoltare al musica o… quello che li fa stare bene.
Sono piena di curiosità, mista a una sensazione stranissima. Dentro sempre più forte una voce mi dice: «Non è possibile che funzioni, non è possibile che un bambino di sei anni sappia ciò che vuole. Perché tutti questi ragazzi restano nel corridoio a non fare niente?» . Con questi ed altri pensieri simili entro nell’aula dedicata all’arte per l’ offerta di feltro, cioè un’attività creativa che a partire dalla lana grezza produce oggetti in feltro. Dopo poco arriva anche l’insegnante che nota come un gruppo di bambine sia già all’opera con degli acquarelli e così invece di interromperle e imporre l’attività prestabilita, si concentra su un bambino che era lì senza far nulla, per parlargli in tranquillità.
Infatti ogni insegnante si occupa all’incirca di dieci bambini in maniera particolare, una sorta di tutor che ne segue la crescita a tutto campo.
Vado oltre e seguo l’offerta di matematica dei più grandi. Ero particolarmente eccitata all’idea visto che matematica è la disciplina che insegno!
Che livello basso, sono indietro rispetto ai ragazzi delle scuole pubbliche italiane! Quanto tempo viene lasciato per ragionare! Ogni formula viene ricavata! Completamente diverso da quello a cui sono abituata. Come è difficile lasciare da parte i pregiudizi!
I giorni seguenti mi accorgo che osservando con calma, i ragazzi quello che imparano non lo scordano più, perché non imparano a memoria ma ne fanno esperienza.
L’edificio che ospita Kapriole è una specie di U; in un braccio ci sono le aule pensate per i più piccoli, spaziose con banchetti a isola e sempre anche uno spazio per giocare, dall’altra quelle per i più grandi, sempre con banchi a isola, ma meno spaziose. Ogni aula ha la sua caratteristica e un suo nome. Il tema è quello delle nazioni. Matematica era in Brasile! E in Brasile si faranno sempre attività matematico/scientifiche perché lì sono concentrati tutti gli strumenti didattici (molti ad ispirazione montessoriana) utili alla disciplina. In Spagna si fanno le lingue, in Tailandia teatro e così via.
Al centro della U si trova l’ingresso e la cucina e anche un ufficio che non ha nulla a che fare con la scuola.
Arriva presto l’ora di pranzo e mangio in cortile dato che il tempo lo permette insieme agli insegnanti, che come gli insegnanti di ogni scuola al mondo tra loro parlano di… scuola!
Kapriole è un’associazione fondata e retta dai genitori, non c’è nessun direttore, genitori e insegnanti si dividono i compiti.
I primi si impegnano ad investire novanta ore all’anno in lavori utili alla scuola. Si dividono in gruppi a seconda delle necessità ad esempio la cucina, lavoretti di restauro, la burocrazia, la finanza etc.
I secondi si occupano dell’aspetto pedagogico, ovvero decidono argomenti, modalità e tempi delle attività.
Molti di loro non hanno una formazione riconosciuta da insegnanti.
La scuola è autorizzata dallo Stato, ma non può far sostenere esami, quindi i ragazzi sostengono qualsiasi esame da privatisti presso una scuola pubblica di Friburgo.
La qualità degli insegnanti è garantita dal fatto che studenti e insegnanti già assunti osservano per due settimane il candidato o la candidata e insieme decidono se è giusto per la scuola. Gli studenti possono anche far licenziare un insegnante se in assemblea viene votato.
Ma la qualità in realtà è garantita dall’apertura e disponibilità degli insegnanti che si mettono in gioco e propongono la loro lezione.
Nessuno è obbligato ad andare. Se vedono che nessuno frequenta chiedono cosa non va e cercano di cambiare. Molti insegnanti prima hanno lavorato in una scuola pubblica e ciò che raccontano è che il loro modo di comunicare e di insegnare è migliorato tantissimo da quando lavorano alla Kapriole prorpio perchè non hanno un pubblico sicuro, costretto ad assecondarli per i voti.
Infatti non esistono valutazioni, nè verifiche per come le conosciamo noi!
Le lezioni avvengono sia in modo ultra convenzionale, frontale e asettico che in modo del tutto festoso allegro e disordinato, perché i ragazzi scelgono e ad alcuni piace la lezione frontale, mentre ad altri no! Ogni insegnante è totalmente libero di impostare la lezione come crede, non ci sono veramente limiti alla sperimentazione e al conservativismo lì.
Ad esempio una mattina cinque ragazze che da tempo si interessavano al body painting hanno chiesto se l’insegnante che si occupa di arte poteva organizzare un mini corso per loro, e così è stato. Per tutta la mattina, finiti i lavori, queste ragazze sono andate in giro in bikini completamente dipinte sul corpo. Nessuno a gridato allo scandalo o se ne è curato più di tanto, perchè ognuno è libero di esprimersi come vuole fino a che non disturba gli altri.
Nell’organizzazione della scuola di fondamentale importanza sono l’assemblea del giovedì e il comitato di giustizia.
Le prime due ore di ogni giovedì sono dedicate alla discussione e votazione delle regole che insegnanti e ragazzi si danno. Il primo giovedì della mia presenza a Friburgo Jakob, 6 anni, aveva sottoposto all’assemblea una mozione, ovvero abrogare la regola per cui se per tre volte si viene presi a non fare a modo i lavor di riassetto e pulizia che vanno fatti gli ultimi 10 minuti di ogni giorno, si devono passare due ore in cucina ad aiutare. Aveva motivato la sua critica sostenenzo che fosse una punizione eccessiva.
Allora Anton, 8 anni, gli ha fatto notare che in fondo se lui avesse sempre fatto il suo dovere non sarebbe mai andato incontro a quella punizione. Jakob un po’ perplesso ci ha pensato su e poi convinto ha ritirato la mozione.
Ogni persona presente all’assemblea ha diritto di voto e ogni voto, sia degli insegnanti che degli alunni, pesa alla stessa maniera.
Il comitato di giustizia è composto da tre mediatori ovvero tre ragazzi e un insegnante in qualità di osservatore, ogni tre settimane i ruoli ruotano tra tutti i partecipanti alla scuola.
Ogni persona nella scuola quando subisce un torto o comunque vuole segnalare qualcuno che non ha rispettato le leggi votate in assemblea, può descrivere su un foglio l’accaduto e segnalarlo al comitato di giustizia.
Martin, 11 anni, aveva fatto a pezzi la pistola che Michael, 6 anni, aveva costruito con le sue mani nell’officina del legno a scuola, e così erano davanti al comitato di giustizia che con serietà e pazienza ascoltava le loro motivazioni.
La richiesta di Michael era che la pistola fosse riparata. Martin con grande strafottenza ribatteva che gliene avrebbe costruita una nuova visto che la sua era così brutta. Il comitato ha cercato di far riflettere Martin sul valore affettivo che Michael attribuiva all’oggetto e dopo circa una mezz’ora di discussione Martin era in grado di percepire la differenza e di accettare la richiesta di Michael.
I più piccoli tendono ad abusare di questo strumento denunciando anche per cose che potrebbero essere risolte con l’aiuto di un adulto; le punizioni sono generalmente cose come pulire le finestre o non poter usare il computer per una settimana.
Ogni volta che viene trattato un caso viene segnato in un archivio così se un ragazzo è per così dire recidivo la punizione aumenta.
L’ultima sera sono stata invitata alla Elternabend cioè la riunione dei genitori, in cui si parlava del bilancio annuale e del finanziamento necessario.
Lars, 35 anni, genitore di due alunni e segretario part time della scuola, ha presentato la situazione informando che la quota necessaria a bambino era 180 euro al mese.
Sono poi passati alla così detta fase del cappello: ogni genitore scrive in maniera anonima su un foglietto quanto in coscienza e secondo le sue finanze è disposto a pagare, poi si fa il conto per vedere se si copre la quota totale necessaria e se non bastano i soldi proposti si ripete la procedura.
Spesso ci vogliono tre «turni di cappello» per arrivare alla somma necessaria. Questo processo assicura il senso di comunità, senza entrare nei conti privati delle famiglie.
Il progetto è comune, tutti ci credono e fanno quello che possono per sostenerlo. Le famiglie sono molto eterogenee, da nullatenenti a benestanti.
Il venerdì su richiesta delle bambine si fanno attività separate maschi/femmine e così mentre un gruppo fa un’uscita, l’altro rimane a scuola. Le bambine avevano bisogno di stare tra loro in quiete e in assemblea tempo addietro è stata votata questa regola.
Oltre alle offerte, quando un gruppo di ragazzi vuole imparare qualcosa può chiedere un corso su determinati argomenti. Ogni corso si dà delle regole come ad esempio la frequenza obligatoria per non far perdere tempo agli altri o obbligo di fare compiti e cose simili, ma sempre decise insieme. L’idea di base è che non esiste un programma da svolgere, ma un percorso da scoprire e gustare. Ognuno è libero di trovare la sua strada e non c’è una formazione di base in senso classico a cui fare riferimento.
Tutti alla fine sapranno leggere e far di conto, perchè sanno che serve per vivere.
Agli esami finali ottengono sempre buoni voti e usciti da scuola sanno quasi tutti cosa vogliono fare. Quello che tutti imparano di sicuro è saper sentire i propri bisogni, saper scegliere e avere responsabilità delle proprie scelte.
Non è facile per i genitori accettare di dare così tanta libertà ai proprio figli.
Robert ha deciso di mandare sia Lukas (13) che Paula (10) alla Kapriole e con semplici parole e senza troppa vergogna ha ammesso che quando a sette anni Lukas ancora non sapeva leggere spedito come i suoi coetanei che frequentavano la scuola pubblica, al ritorno da scuola gli imponeva degli esercizi di lettura, fino a che non si è reso conto di distruggere tutto il lavoro che Lukas faceva pieno di entusiasmo e felicità a scuola.
Con Paula era molto più tranquillo e rilassato forte dell’esperienza del figlio maggiore e non si è mai intromesso. Paula è una bambina con la quale non si può fare a meno di interagire considerandola alla pari, quando parla sa quello che dice e non ha vergogna a controbattere se un adulto le espone delle perplessità.
A Kapriole ho incontrato persone, felici, vive, con gli occhi brillanti, come non mi succedeva da tempo.