In occasione della giornata contro la violenza maschile sulle donne vorremmo condividere un testo pubblicato sulla rivista Noi Donne (del 2009 ma attualissimo) che ci è piaciuto parecchio, e che rispecchia molto le intenzioni che abbiamo, e spiega bene uno dei motivi per cui abbiamo fondato una associazione di donne:
Il valore di noi donne "programmate dalla società e dalla famiglia in modo da pensare e da comportarsi"...
Il senso del proprio valore e l’autostima interiore sono i tratti più importanti che noi donne possiamo avere. Non sto parlando di quel finto narcisismo di certune che pavoneggiano una seduzione infinita per piacere. Sto parlando del rispetto di sé come esseri umani, unici e irripetibili che conduce al rispetto dell’altro e alla strenua difesa dei propri diritti di autodeterminazione. Tutte noi donne (mi piace il Noi veltroniano), me e voi comprese, sono state sminuite e biasimate sin dall’infanzia. Siano state programmate dalla società e dalla famiglia in modo da pensare e da comportarsi più o meno a essere donne con tutte le frustrazioni, le regole e i regolamenti del caso. Pensateci bene, se guardavo mia madre sapevo che bisognava dare spazio all’uomo bambino, che ogni tanto il marito nervoso e imprevedibile può crudelmente infierire su di te. Negandosi, o distruggendo le tue idee, rifiutandosi di sostenerti. Ecco un perfetto esempio di come impariamo i nostri schemi: accettando e ripetendo i comportamenti e le convinzioni dell’ambiente circostante. Mi ci è voluto molto tempo, e tanta lettura e altrettanta osservazione per constatare che non è questo che come donna e come persona mi sento di volere e di meritare. A mano a mano che cambiava il mio sistema di convinzioni interne cominciavo a crearmi un senso di valore e di autonomia. Nel senso di pensare con la propria testa, di scegliere ciò che mi piace e di tenermi lontana da tutto ciò che trovo disgustoso, ingiusto o semplicemente inopportuno alla mia crescita e al mio futuro. E credo che questa sia l’unica strada: ancor prima di educare l’altro al rispetto, sviluppiamo un forte senso del nostro valore: solo così non accetteremo posizioni di inferiorità o umiliazioni schiaccianti. Noi spesso cediamo alla dominazione altrui solo perché accettiamo e crediamo nel fatto di essere “buone a nulla” di non valere un granché. So che è difficile ammetterlo ma, se fotografiamo la nostra vita, una sacca di dolore è fatta di mancato rispetto del proprio valore. Mi piacerebbe davvero che tutte noi donne raggiungessimo l’amore per noi stesse, l’autostima e un posto di potere nella società. Non per sminuire gli uomini - di cui pure abbiamo bisogno - ma per incoraggiare una vera uguaglianza tra i sessi da cui tutti possano trarre beneficio.
(5 ottobre 2009)
In occasione della giornata contro la violenza maschile sulle donne vorremmo condividere un testo pubblicato sulla rivista Noi Donne (del 2009 ma attualissimo) che ci è piaciuto parecchio, e che rispecchia molto le intenzioni che abbiamo, e spiega bene uno dei motivi per cui abbiamo fondato una associazione di donne:
Il valore di noi donne
"programmate dalla società e dalla famiglia in modo da pensare e da comportarsi"...
Il senso del proprio valore e l’autostima interiore sono i tratti più importanti che noi donne possiamo avere. Non sto parlando di quel finto narcisismo di certune che pavoneggiano una seduzione infinita per piacere. Sto parlando del rispetto di sé come esseri umani, unici e irripetibili che conduce al rispetto dell’altro e alla strenua difesa dei propri diritti di autodeterminazione. Tutte noi donne (mi piace il Noi veltroniano), me e voi comprese, sono state sminuite e biasimate sin dall’infanzia. Siano state programmate dalla società e dalla famiglia in modo da pensare e da comportarsi più o meno a essere donne con tutte le frustrazioni, le regole e i regolamenti del caso. Pensateci bene, se guardavo mia madre sapevo che bisognava dare spazio all’uomo bambino, che ogni tanto il marito nervoso e imprevedibile può crudelmente infierire su di te. Negandosi, o distruggendo le tue idee, rifiutandosi di sostenerti. Ecco un perfetto esempio di come impariamo i nostri schemi: accettando e ripetendo i comportamenti e le convinzioni dell’ambiente circostante. Mi ci è voluto molto tempo, e tanta lettura e altrettanta osservazione per constatare che non è questo che come donna e come persona mi sento di volere e di meritare. A mano a mano che cambiava il mio sistema di convinzioni interne cominciavo a crearmi un senso di valore e di autonomia. Nel senso di pensare con la propria testa, di scegliere ciò che mi piace e di tenermi lontana da tutto ciò che trovo disgustoso, ingiusto o semplicemente inopportuno alla mia crescita e al mio futuro. E credo che questa sia l’unica strada: ancor prima di educare l’altro al rispetto, sviluppiamo un forte senso del nostro valore: solo così non accetteremo posizioni di inferiorità o umiliazioni schiaccianti. Noi spesso cediamo alla dominazione altrui solo perché accettiamo e crediamo nel fatto di essere “buone a nulla” di non valere un granché. So che è difficile ammetterlo ma, se fotografiamo la nostra vita, una sacca di dolore è fatta di mancato rispetto del proprio valore. Mi piacerebbe davvero che tutte noi donne raggiungessimo l’amore per noi stesse, l’autostima e un posto di potere nella società. Non per sminuire gli uomini - di cui pure abbiamo bisogno - ma per incoraggiare una vera uguaglianza tra i sessi da cui tutti possano trarre beneficio.
(5 ottobre 2009)
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